La storia

Situato al centro della Città, l'edificio del Liceo Classico "Tommaso Campanella” di Reggio Calabria fu costruito, su disegni dell'architetto Camillo Autore, lo stesso che progettò alcuni dei più bei palazzi reggini e la ringhiera del Lungomare, negli anni venti del '900, successivamente al terremoto del 1908, ad oltre un secolo dalla sua istituzione. L'inaugurazione avvenne il 28 ottobre 1930. L'insegnamento umanistico in Reggio Calabria ha, tuttavia, origini più remote.

Molteplici sono le vicende, gli accadimenti storici e politici che su di esso ebbero riflesso significativo, soprattutto nel XVI secolo. Nel 1564, i Gesuiti fondarono un loro Collegio di secondo grado destinato agli insegnamenti di umanità, retorica, filosofia, nonché di primi elementi di scienze fisico-matematiche.

Espulsi i Gesuiti nel 1767, il Collegio fu soppresso. Nel 1769, durante il regno borbonico, fu istituita la Scuola di Umanità. Il terremoto del 1783 danneggiò l'edificio che ospitava la Scuola; l'insegnamento fu sospeso. Tre anni dopo, l'arcivescovo Capobianco istituì delle cattedre di studio superiori riconosciute pari alla Regia Scuola. Nel 1798 fu affidato ai monaci Basiliani il mandato di edificare il collegio per l'insegnamento umanistico e di istituire anche un convitto. Quel collegio ebbe vita breve e difficile, persino nella sua edificazione, e nel 1808, soppressi gli ordini monastici, fu chiuso. Negli anni successivi fu destinato ad ospedale militare. Con il Decreto Organico del 1811, periodo murattiano, si diede assetto all'istruzione pubblica nel Napoletano e furono istituiti in ciascuna regione del Regno i Licei, che costituivano una sorta di scuola di primo grado universitario. Con il decreto del 18 febbraio 1813 Murat ordinava che venisse costituito nella città di Reggio Calabria un Liceo per l'insegnamento delle belle lettere, inaugurato l'anno seguente. Il 1814 sarà perciò considerato l'anno dell'istituzione del Liceo di Reggio Calabria, sì che nel 1914 viene celebrato il suo centenario con la donazione di un busto in bronzo (opera dello scultore reggino Saverio Gatto) del filosofo Tommaso Campanella, cui il Liceo era stato intitolato nel 1865. Con la Restaurazione borbonica un nuovo assetto fu dato all'istruzione secondaria: vennero soppressi i Licei di origine murattiana. Alla costituzione della provincia di Calabria Ulteriore,con capoluogo Reggio (1816), il governo borbonico assegnò alla città un Real Collegio (1817) che, negli anni successivi, visse periodi di grande sviluppo sotto la guida del rettore Can. Tommaso Tripepi e dei suoi successori Gaetano Paturzo e Diego Vitrioli, noto latinista. Nel 1847 la direzione del Collegio fu affidata ai Gesuiti che la tennero fino alla rivoluzione del 1860. Durante i moti di quell'anno il Collegio di Reggio, che nel 1857 era stato elevato a  Real Liceo, subì una vandalica espoliazione per opera delle truppe garibaldine che diedero alle fiamme numerosi libri. La biblioteca, ricostituita, giunse a contare circa 1500 volumi nel 1875. Con decreto luogotenenziale del 1861 si provvedeva all’ordinamento dell’istruzione secondaria delle Province Meridionali. Gli antichi collegi furono trasformati in Licei Ginnasiali con annessi convitti. Nel 1902 si procedette alla distinzione e diversificazione delle cariche di Preside al Liceo-Ginnasio e di Rettore al Convitto Nazionale. Il terremoto del 1908 (il prof. Giuseppe Mercalli, che fu docente dell'Istituto, studierà gli effetti del sisma traendone elementi per la modifica della Scala che reca il suo nome) e l’incendio del 1913 recarono gravi danni non solo all'edificio ma anche, nuovamente, al patrimonio librario. Il Ginnasio funzionò per qualche tempo in un baraccamento, il cosiddetto Ginnasietto e successivamente anche il Liceo fu ospitato in locali precari e inadeguati fino alla metà degli anni venti quando fu completata la costruzione dell'edificio che oggi ospita il Liceo. Negli stessi anni fu ricomposta la biblioteca grazie, anche, all'opera del prof. Augusto Monti, piemontese, che insegnò nel Liceo reggino e che riuscì a far pervenire dalla città di Sondrio decine di volumi. In atto, vi sono raccolti circa diciottomila volumi, dai classici latini e greci a recenti testi scientifici; custodisce, tra l'altro, un incunabulum che contiene opere retoriche di Cicerone, una aldina cinquecentesca che raccoglie scritti filosofici dello stesso ed altre opere del ‘500, oggetto di un pregevole restauro filologico. Il primo centenario del Liceo fu celebrato il 24 giugno 1914 dal prof. Oreste Dito, benemerito studioso della storia dell'Istituto di cui fu preside dal 1909 al 1932. Il "Campanella" riprese e rafforzò la propria identità culturale, sicuro riferimento nel panorama scolastico non solo reggino. Primato che tuttora detiene, proseguendo nella propria capacità di contribuire alla formazione dei tantissimi studenti che lo hanno frequentato, che si sono affermati nei vari campi del sapere e della vita (cultura, arte, scienze, politica, giornalismo, spettacolo, professioni), che, partendo dai banchi del Liceo Campanella, hanno saputo porsi e si pongono all'attenzione dell'intera società italiana. Molti i nomi di Presidi e Docenti illustri di cui si onorano i registri e la storia del Campanella, noti all'intera comunità scolastica nazionale, che hanno ricoperto o in atto ricoprono prestigiosi incarichi nel mondo accademico italiano.

L’evento più rappresentativo degli ultimi anni è stata la celebrazione del Bicentenario della fondazione del Liceo con una serie di manifestazioni, ben 33 fra incontri, dibattiti, convegni e mostre, che si sono svolte da febbraio 2013 a marzo 2014, alle quali hanno preso parte, in qualità di ospiti relatori, eminenti personalità della cultura, del mondo accademico, del giornalismo e delle professioni; solo per citarne alcuni: Salvatore Settis, Beppe Severgnini, Lucio Villari, Dante Maffia, Maurizio Bettini, Ernesto Galli della Loggia, Michele Salazar, Lucia Votano e altri ancora.
La celebrazione è stata l’occasione per dare risalto al ruolo formativo e culturale che il Liceo Classico “Tommaso Campanella” ha svolto nell’arco di due secoli per numerose generazioni di studenti che si sono distinti nei vari campi del sapere, in ambito nazionale ed internazionale. Essa, nello stesso tempo, ha ricordato il contributo di prestigiosi docenti come Diego Vitrioli, Giuseppe Mercalli, Augusto Monti, Carmelo Restifo, Giuseppe Pennisi e tanti altri che onorano i registri e la storia del “Campanella”: un modo per ripensare la propria identità oggi e proiettarla nel prossimo futuro.

Durante gli ultimi anni il Liceo ha ottenuto importanti riconoscimenti in campo nazionale e internazionale. 

Il Liceo Classico "Tommaso Campanella" di Reggio Calabria oggi continua la propria funzione formativa di coscienze e conoscenze, pur non disdegnando di aprirsi alle esigenze del mondo contemporaneo, nel solco della tradizione dell'insegnamento classico umanistico. Il Francobollo ad esso dedicato, stampato dall'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato ed emesso da Poste Italiane il 20 maggio 2005, l’annullo filatelico stampato in occasione del Bicentenario e la medaglia d’onore del Presidente della Repubblica, attribuita sempre per il Bicentenario, sono segno di riconoscimento e testimonianza della sua storia, della valenza culturale, dell'apporto che la sua opera formativa ha offerto ed offre all'intera società italiana.